Nicola che di professione faceva il capo cantoniere,fu sedici volte padre e quarantasei volte nonno, e in questo terreno, immerso in una sconfinata e torrida pianura, produceva, orgogliosamente, il suo vino. Una vita totalmente dedita al lavoro e alla famiglia tanto che, dopo la sua morte, gli eredi hanno voluto ricordarlo creando una sorta di mausoleo, facendo installare ed “inchiodare” la sua vecchia fiat 127 verde, a cui era molto affezionato e che lo aveva accompagnato per tanti anni nel suo duro lavoro, sopra al vecchio magazzino.
Sembra abbia avuto lo stesso destino, ovvero questa mutazione in monumento al ricordo, anche l’altro edificio presente in questa proprietà dove sulla facciata si possono vedere le fotografie del Signor Nicola e della sua consorte “Mamma Elisa”.
Estrapolando in immagini piccoli frammenti di ricordo, ho lasciato questo posto al suo lento ed inesorabile decadimento.