a decay diary

Memento-diary

In questa affascinante esplorazione, proprio come nella favola di Alice nel Paese delle Meraviglie, è stato un piccolo coniglio bianco a mostrarmi la via. Sbucato all’improvviso tra le rovine, con gli occhi lucidi e attenti, si è infilato tra i detriti e l’erba alta, guidandomi, senza esitazione, verso l’ingresso di questa antica villa abbandonata che si trova a ridosso di un grande fiume in Italia. Come nella favola, mi sono lasciato trasportare da quel momento surreale, seguendo il coniglio attraverso un luogo sospeso tra realtà e sogno. Ogni suo balzo pareva un invito a scoprire ciò che si celava dietro le mura cadenti, quasi fosse il custode di un mistero dimenticato, da svelare solo a chi avesse il coraggio di seguirlo fino in fondo.

 

E così, varcato l’ingresso, sono stato accolto da una scena che sembrava uscita da un altro tempo. Dal buco nel soffitto, un varco aperto tra le macerie, si intravede un pezzo di cielo perduto che si lascia scoprire dal mio sguardo inaspettato, che dal piano inferiore, osserva un frammento di affresco tra le ferite dell’antica dimora caduta, ormai, in rovina.

Le figure dipinte, delicate e sbiadite dal tempo, appaiono sospese tra le nuvole, avvolte dalla luce dorata che filtra nella stanza. Gli angeli si slanciano verso l’alto, accompagnando un corteo celeste, mentre l’azzurro del cielo, l’ocra della luce e i toni rosati delle vesti si mescolano come in un sogno sfumato.

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